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Banche svelate:
www.vizicapitali.org
Nuovo sito della società civile
Quanto investono le banche nella distruzione delle risorse vitali del pianeta? Qual è il loro coinvolgimento nel commercio di armi? Quanto è diffusa la loro presenza nei paradisi fiscali? A queste e ad altre domande vuole rispondere il sito www.vizicapitali.org, promosso da una rete di associazioni, riviste e organismi della società civile, per fare luce sulle responsabilità delle banche nei processi di impoverimento e di erosione dei beni comuni.

Sotto i riflettori le prime dieci banche italiane per attivi investiti (Banca Nazionale del Lavoro, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare di Vicenza, Banco Popolare, Cariparma, Credem Banca, Intesa San Paolo, Monte dei Paschi di Siena, Ubi Banca, UniCredit) e tre istituti "atipici" (Banca Etica, Credito Cooperativo e Banco Posta) in relazione a sette indicatori: armamenti, impatto sociale, impatto ambientale, paradisi fiscali, tutela del risparmiatore, energia nucleare e privatizzazione dei sistemi idrici.

L'obiettivo è spingere gli istituti ad assumersi le proprie responsabilità e a rispondere delle scelte effettuate, a partire dalla pressione dei risparmiatori. Le informazioni sono a disposizione di singoli cittadini, associazioni, enti religiosi, organismi pubblici e privati, che possono scaricare un facsimile di lettera da inviare al proprio direttore di filiale o decidere di interrompere il rapporto con l'istituto.

Mai come oggi infatti le scelte economiche del paese dipendono dal sistema bancario, che spesso ne decide le sorti in base alle prospettive di guadagno. Per questo diventa importante riscoprire il ruolo del consumatore e del risparmiatore, come parte attiva di un percorso di cambiamento.

L'iniziativa è promossa da Altreconomia, Beati i Costruttori di Pace, Campagna Banche Armate (Missione Oggi, Nigrizia, Mosaico di Pace), Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Centro Khorakhanè, Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull'Acqua, Coordinamento Nord Sud del Mondo, Finansol, Greenpeace, Ires Toscana, Rete Italiana Disarmo, Valori.
31/05/2010 - Fonte: Nigrizia - 28/5/2010

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