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Telecomunicazioni: 10.000 km di cavi per colmare il divario
In Tanzania è stato approvato il progetto definitivo
Inizierà il prossimo anno la costruzione di un cavo sottomarino in fibra ottica che collegherà l’Africa meridionale con quella settentrionale, costeggiando tutta la zona orientale del Continente e che, secondo gli esperti, consentirà a ben 17 Paesi della fascia orientale africana di accelerare in maniera esponenziale lo sviluppo delle proprie reti di telecomunicazioni interne e internazionali.
Il progetto definitivo, che avrà un costo di 230 milioni di dollari, è stato approvato in Tanzania al termine di una conferenza di cinque giorni a cui hanno partecipato delegazioni di molti dei Paesi coinvolti nel consorzio.
La posa, a quasi 2500 metri di profondità, degli oltre 9900 chilometri di cavi in fibra ottica che correranno da Durban fino a Port Sudan sarà affidata a un robot e inizierà il prossimo anno, mentre entro il giugno 2007 l’intera rete di comunicazione dovrebbe essere operativa.
“La maggior parte dei 17 Paesi interessati dal progetto è dipesa a lungo dai satelliti per le comunicazioni, una tecnologia che ha costi di gestione e di uso molto più elevati rispetto ai cavi, che permetteranno di aumentare le reti e migliorare la qualità delle telecomunicazioni africane riducendo nelle stesso tempo i costi” ha detto John Sihra, coordinatore del Sistema di cablaggio sottomarino dell’Africa Orientale (Eassy) alla stampa tanzaniana.
04/09/2005 - Fonte: MISNA

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