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Lettera della FALMI Anna Tommasi al Centro Missionario di Roma
Gli auguri in occasione del Santo Natale
Carissimi tutti,
Un altro anno è passato velocemente al ritmo di tanti impegni e ci troviamo di nuovo alle porte del Natale, festa dell’amore. Quasi come preparazione, in questo periodo qui in Malawi la natura si macchia di rosso: centinaia di ombrellifere completamente spoglie si ricoprono di fiori rossi che sembrano pennellate vivaci sulle colline e nei campi ancora aridi. Non puoi far a meno di riflettere ammirando le grandi risorse della natura! Dopo mesi di siccità gli alberi hanno ancora tanta linfa vitale da far sbocciare migliaia di fiori che ricoprono questi stupendi ombrelli naturali.

E’ così anche la forza dell’amore che non teme né aridità, né prove per potersi comunicare e compiere cose meravigliose. Sicuramente è l’amore che Dio ha riversato nei vostri cuori che vi ha dato la gioia di far sbocciare tanti fiori sul nostro albero della carità. E tutti insieme lo avete ricoperto perche' alla sua ombra potessero trovare sostegno, conforto, speranza, piccoli e grandi. Infatti, anche in questo 2009 che sta per finire, la vostra collaborazione è stata generosa e talvolta mi ha fatto veramente commuovere. Credo sia bello poter ammirare insieme quanto ho potuto realizzare grazie al vostro aiuto durante quest’anno.

Le scuole materne rurali sono andate via via aumentando e ora nel nostro programma ne seguiamo 46 con oltre 2000 bambini che tutti i giorni, insieme all’insegnamento, ricevono una sostanziosa farinata. Vederli mangiare con tanto gusto è un piacere! Sulla lista di attesa ci sono altri sei asili. Sono venuti tutti gli incaricati con i vari capivillaggio a chiedere di entrare nel nostro programma, ma ho dovuto dire di attendere fino al nuovo anno perche' le mie possibilità attuali non mi consentono di fare di più. Comunque sono certa che a Natale altre persone generose si uniranno a noi per aiutarci a rendere felici tanti altri bambini.

La costruzione degli asili non ha avuto sosta. Quest’anno ne abbiamo costruito 10 e ora in 29 villaggi i bambini entrano in classe e non temono più la pioggia, il vento o il sole. Da poco abbiamo iniziato a portare in alcune scuolette i banchi e i giochi esterni che, ovviamente tutti vorrebbero ricevere. E’ un traguardo veramente importante quello raggiunto grazie alla vostra generosità, ma non è quello finale perche' ci sono ancora 17 villaggi scoperti dove i bambini si ritrovano sotto un albero. In parecchi villaggi i mattoni sono pronti, si spera solo di poter ricevere gli aiuti necessari per iniziare la costruzione dell’asilo il prossimo anno alla fine delle piogge, cioè in primavera.

Le vostre offerte mi hanno inoltre consentito di pagare le tasse scolastiche ad una quarantina di ragazzi e ragazze delle superiori. Parecchi sono orfani di entrambi i genitori e non avrebbero potuto continuare gli studi dopo la scuola primaria. A loro offriamo la possibilità di guardare al futuro con speranza e di impegnarsi per costruirlo. Proprio per venire incontro alle esigenze degli studenti delle superiori, continua a funzionare la nostra biblioteca S. Francesco di cui è responsabile un bravo giovane uscito dal carcere nel 2008.

Grazie a voi parecchi bambini si sono salvati con il ricovero in ospedale, giovani sieropositivi e anziani poveri sono stati assistiti ed un certo numero di casette semplici costruite per quelli che dormivano sotto un mucchio di paglia. Veramente l’amore può compiere miracoli!!

Non posso chiudere questa lettera natalizia senza dirvi qualcosa del mio lavoro con i detenuti ed ex-detenuti che assorbe la maggior parte delle mie energie e ringraziarvi in modo del tutto speciale per avermi aiutata in questo non facile impegno. La cooperativa costituita in maggioranza da ex-carcerati prosegue il suo cammino e offre lavoro ad oltre 60 operai. La crisi di lavoro c’è anche qui, ma fino ad ora sono stati sempre impegnati.

“Ero in carcere e mi avete visitato” lo ha detto lo stesso Gesù che fra poco contempleremo bambino nel presepio. Non si identifica con l’innocente, ma con chiunque si trovi in carcere perciò in tutti dobbiamo vedere il suo volto. Cosa non sempre facile. Sono 7 le prigioni che visito regolarmente, due delle quali per ragazzi dai 15 ai 20 anni. Si potrebbe fare molto per il loro ricupero, ma non ci sono volontari che si impegnano in questo campo.

I detenuti malati sono quelli che hanno ricevuto maggiore attenzione ed anche quest’anno, nonostante il numero sia aumentato (circa 600), è stato possibile offrire loro cibo ricco di proteine per completare la misera dieta carceraria. Ho visto gente rifiorire grazie a questi aiuti. Impossibile descrivere lo sguardo di chi per anni non ha ricevuto niente di diverso da polenta e lenticchie bollite... tre peschi secchi, due uova, un po’ di zucchero... sono un vero tesoro.

In 4 carceri abbiamo celebrato il battesimo di detenuti adulti che si sono preparati con serietà ed impegno, aiutati dai loro compagni. L’esperienza dolorosa del carcere li ha portati all’acquisto della vera libertà di figli di Dio!!

Quello che posso fare è solo una goccia nel grande mare delle necessità umane e spirituali dei detenuti, ma la goccia che cade continua lascia il segno e io spero che la mia continua presenza tra loro lasci il segno della misericordia e dell’amore di Dio per tutti i suoi figli.

E’ l’Amore fatto carne che contempleremo nella celebrazione del S. Natale. Intorno alla sua culla ci sentiremo una grande famiglia unita dal comune desiderio di alleviare le sofferenze di tanti fratelli e sorelle, piccoli e grandi, che attendono con fiducia un gesto di solidarietà. Per tutti voi pregheranno i nostri bambini, gli ammalati e tutti coloro che vengono beneficati chiedendo a Gesù i doni più belli.

Anch’io conto sul vostro ricordo nella preghiera per poter continuare a servire con gioia e senza riserve.

Che la luce e la gioia del Natale brillino nella vostra vita lungo tutto il corso del Nuovo Anno 2010.

Anna Tommasi
02/01/2010 - Fonte: Anna Tommasi - F.A.L.M.I.

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