Sei in: Home page>Dettaglio notizia
 
 

Informazioni correlate:

Santa Sede: stop a barbarie contro i bambini nei conflitti
In merito al dramma dei bambini coinvolti nei conflitti, la Santa Sede auspica che tutte le parti depongano le armi e intraprendano la via del dialogo >>

«Anno Santo, perdono giunga a tutti»
«Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre» >>

«Quaresima, no alla indifferenza»
Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima, sul tema 'Rinfrancate i vostri cuori' (Gc 5,8). >>

«Mai più guerra, sia un anno di pace»
Città del Vaticano, Angelus del 1 gennaio 2015 >>

Entrato in vigore il Trattato Internazionale sugli Armamenti
Comunicato stampa della Rete Italiana per il Disarmo - 26.12.2014 >>

Il Papa alla Fao: chi ha fame chiede dignità
L’affamato 'ci chiede dignità, non elemosina' >>

Raggiunte le 50 ratifiche: Trattato sulle armi in vigore a Natale
Con il deposito degli strumenti di ratifica di 7 Stati viene raggiunto e superato il numero di 50 adesioni al Trattato, necessario per far partire il processo di entrata in vigore. >>

Retake a Ponte di Nona, i rifugiati rispondono in massa: 'Siamo qui per dare una mano'
Roma, 13 settembre 2014 >>

L’Unione europea metta fine ad ogni sostegno militare a Israele
Lo chiedono le reti europee riunite in ENAAT >>

Presentata in Cassazione la proposta per una Difesa civile non armata e nonviolenta
La raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare volta alla istituzione di un Dipartimento per la Difesa civile non armata e nonviolenta inizierà il 2 ottobre, Giornata Internazionale della Nonviolenza. >>


Gli
di Don Tonino Bello
Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo, se vi dicessi "Buon Natale" senza darvi disturbo.
Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l'idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario.
Mi lusinga addirittura l'ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!
Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.
Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l'inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
Giuseppe, che nell'affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.
Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l'aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.
I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell'oscurità e la città dorme nell'indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere "una gran luce" dovete partire dagli ultimi.
Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.
I pastori che vegliano nella notte, "facendo la guardia al gregge ", e scrutano l'aurora, vi diano il senso della storia, l'ebbrezza delle attese, il gaudio dell'abbandono in Dio.
E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l'unico modo per morire ricchi.
Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.

Don Tonino Bello
25/12/2006 - Fonte: Scritti di Don Tonino Bello

Archivio Notizie e Appuntamenti
Home Page

 
 

F.A.L.M.I.
- All Rights Reserved