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Presentata in Cassazione la proposta per una Difesa civile non armata e nonviolenta
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DOPO LA “GIORNATA DELL’AFRICA”: A ROMA “L’AFRICA NON E’ IN VENDITA”
Importante riscontro emerso dall'iniziativa ItaliAfrica
Con la mobilitazione, una vasta rappresentanza della Società Civile che include organizzazioni non governative (ong), movimenti contadini africani, sindacati e vari movimenti e associazioni - intende chiedere di rimandare la scadenza del 31 dicembre 2007 per la firma degli Accordi Economici di Partenariato tra Unione Europea e Paesi ACP (Africa-Caraibi- Pacifico), allo scopo di dare il tempo all’ Unione Africana di consolidarsi per evitare singoli accordi bilaterali eccessivamente sbilanciati. Dandone notizia, il comunicato conclusivo della conferenza internazionale organizzata ieri dal WWF (World Wildlife Fund) - nell'ambito della manifestazione romana "Italiafrica 2007" - sottolinea: "Per il mancato raggiungimento degli 'Obiettivi di sviluppo del Millennio', sottoscritti da tutti i governi nell’Assemblea Generale dell'ONU nel 2000, non ci saranno scuse, soprattutto rispetto all'Africa".
La Dichiarazione del Millennio, adottata nel settembre del 2000 da 189 capi di stato e di governo sotto l’egida dell'ONU, sancisce un patto planetario fra paesi ricchi e paesi poveri con il quale tutti gli stati si impegnano ad uno sforzo comune per ridurre la povertà, migliorare le condizioni di salute, promuovere la pace, i diritti umani e la sostenibilità ambientale.
Sono stati identificati 8 obiettivi concreti, misurabili e verificabili che sono da realizzare entro il 2015 e che qui vale la pena di ricordare:
1) eliminare la povertà e la fame nel mondo;
2) assicurare l'istruzione elementare universale;
3) promuovere l’uguaglianza di genere e promuovere l’empowerment delle donne;
4) diminuire la mortalità infantile;
5) migliorare la salute materna;
6) combattere la tubercolosi, la malaria, il virus dell'immunodeficienza umana (viu/hiv), la sindrome di immunodeficienza acquisita (sida/aids) e le altre malattie;
7) assicurare la sostenibilità ambientale;
8) realizzare una partnership globale per lo sviluppo.

"In più di 40 anni di attività, il WWF ha verificato che il sostentamento dei poveri dipende pesantemente dalla qualità, disponibilità ed accesso delle risorse naturali" si aggiunge nel comunicato. “Un ambiente sano - sottolinea Michele Candotti, segretario generale WWF Italia - costituisce la base dalla quale dipende il raggiungimento di ogni singolo Obiettivo del Millennio: né la sicurezza umana né gli obiettivi di sviluppo del millennio possono essere raggiunti senza sufficienti risorse naturali ed un loro uso sostenibile. L’ambiente e la capacità dei poveri di gestire le proprie risorse non vengono quasi mai considerati nelle strategie umanitarie, di sicurezza o di sviluppo con inevitabili conseguenze in conflitti locali, nazionali e regionali.”
Poiché si stima che nel 2015 il 40% di tutte le merci e i servizi nel mondo sarà scambiato su scala internazionale, Candotti aggiunge: “Lo sviluppo sostenibile dovrà guidare i principi nel commercio internazionale e le politiche di investimento" e propone di usare i negoziati del 'Millennium Round' della World Trade Organization (Wto/Omc, organizzazione mondiale del commercio) "per riconoscere che molti sussidi hanno impatti molto negativi sui paesi in via di sviluppo e che l’estensione dell’accesso ai mercati richiede un riequilibrio, grazie all’intervento di altre agenzie intergovernative, oltre al Wto".
27/05/2007 - Fonte: MISNA

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