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Pace e solidarietà con il popolo del Kenya
Comunicato di Pax Christi International
Pax Christi International e le sue organizzazioni partner nel corno d’Africa sono molto preoccupate per la violenza che ha scosso il Kenia in seguito alle elezioni del 27 dicembre 2007. Deploriamo le numerose perdite di vite umane, le diffuse distruzioni di beni e gli spostamenti massicci di popolazione dalla loro casa e terra, in un paese che è stato per molti africani un modello di sicurezza e di democrazia.

Facciamo appello a tutti i kenyani perché cessino immediatamente la violenza che distrugge il loro paese. Invitiamo anche la classe dirigente kenyana ed in particolare il Presidente Mwai Kibaki e l’onorevole Raila Odinga a ricercare una soluzione rapida e pacifica della crisi e a chiamare i loro elettori a porre fine ai combattimenti.

Ci rallegriamo degli sforzi internazionali intrapresi per effettuare una mediazione. È determinante in questa fase che un accordo sia raggiunto su un metodo che guardi al futuro, per ripristinare la sicurezza, rimettere l'economia sulla giusta strada e permettere l’inizio di un processo di riconciliazione nazionale. I partner di Pax Christi e le altre organizzazioni sono attivamente impegnati in questo processo e offrono il loro contributo positivo.

Mentre i mass media internazionali hanno spesso riportato che la violenza aveva una causa soprattutto etnica, noi non perdiamo di vista il contesto storico più ampio della vita politica kenyana. Strutture che perpetuano le diseguaglianze politiche ed economiche sono state a lungo tollerate in Kenia. Tali politiche non faranno che generare ulteriori risentimenti e altre divisioni nel cuore della fragile democrazia kenyana. Sarà importante per i dirigenti kenyani affrontare questi problemi negli anni prossimi.

Date le profonde divisioni politiche che esistono in Kenia già oggi, sarà necessario raggiungere una soluzione negoziata se il governo vuole portare a compimento una strategia capace di futuro. Una soluzione di minore portata mancherà di legittimità ed il ruolo del Kenia come riferimento di stabilità e di democrazia nella regione rimarrà seriamente compromesso.

Pax Christi International esprime di conseguenza la sua solidarietà al popolo kenyano e chiede ai signori Kibaki ed Odinga di:

1) invocare pubblicamente e urgentemente la fine della violenza e il ripristino dell'ordine;
2) privilegiare nei loro interventi pubblici la via del dialogo, della trasparenza e di una soluzione negoziata alla crisi; e
3) permettere un'indagine indipendente sui risultati dell'elezione del dicembre 2007.

Chiediamo parimenti a tutti i capi politici, religiosi e della società civile, con i partner internazionali, di:
1) sostenere una soluzione alla situazione attuale che sia pacifica, giusta e democratica;
2) consolidare gli sforzi per fornire assistenza umanitaria a tutti coloro che sono stati colpiti dalla violenza;
3) riconoscere le dolorose divisioni che esistono nell'ambito della società kenyana e cercare mezzi per promuovere una più ampia partecipazione alla vita pubblica, rafforzando la gestione democratica a tutti i livelli;
4) favorire un confronto su strategie di riconciliazione nazionale con un'attenzione particolare alla dimensione etnica, alla condivisione del potere ed all'inclusione politica.

Pax Christi International
11 gennaio 2008
16/01/2008 - Fonte: Pax Christi International

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