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Problema AIDS in Africa
Le scelte di oggi decideranno il destino di milioni di persone
Le scelte che il mondo prenderà oggi in materia di lotta alla Sindrome di immunodeficienza acquisita (Sida/Aids) decideranno il futuro nei prossimi 20 anni di almeno 43 milioni di persone in Africa. Sono le conclusioni di uno studio, dal titolo "Aids in Africa: tre scenari per il 2025" realizzato dal Programma delle Nazioni Unite sull'Aids/Hiv (Unaids) e presentato oggi ad Addis Abeba. Il rapporto propone tre 'scenari' differenti a seconda del tipo di impegno e di risposte che il mondo deciderà di dare alla sfida che l'Aids rappresenta per il continente africano e non solo. Nei tre casi si evidenzia come una maggiore o minore determinazione a combattere il virus dell'Hiv e la sua diffusione (che si traduce poi nell'ammontare dei fondi stanziati e nell'impegno per campagne di prevenzione e di informazione) modifichi le percentuali di sieropositivi e di malati di Aids dei prossimi vent'anni. "Milioni di nuove infezioni possono essere evitate se l'Africa e il resto del mondo decideranno di combattere l'Aids come se fosse una crisi eccezionale con il potenziale di devastare intere economie e società" dice Peter Piot, direttore esecutivo di Unaids nel comunicato che annuncia lo studio. "Gli scenari non sono predizioni del futuro, ma sono in grado di darci suggerimenti utili per fare oggi le scelte giuste" ha aggiunto Piot. Lo studio è stato realizzato da circa 150 esperti, prevalentemente africani, che negli ultimi due anni hanno lavorato prendendo in considerazione tutte le variabili possibili, dal sottosviluppo, alla povertà, alle guerre e crisi alle decisioni politiche dei governi africani e di quelli mondiali.
04/03/2005 - Fonte: MISNA

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